martedì 12 novembre 2013

Ovvero


 
"come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba"

Madri tecniche



Unodeidue a caccia di bulloni.


lunedì 17 settembre 2012

Replica per asociali




"se ti rivivi, cosa ti correggi?
ebbene, niente: (sono riboccante di torturanti rimorsi,
o donna mia):(sono un’orripilante enciclopedia di cazzate incoglionate, di semicriminali
supergaffes: e furono, i miei anni, un inimitabile campionario di irrimediabili refusi esistenziali):
ebbene, non ritoccherei una virgola sola, un puro punto solo: (avrei terrore
dell’effetto domino): (ti modifichi un gesto, una parola: ti rifai, tanto per fare, il nodo alla cravatta): (ma che dico? ti tagli via, da una narice, un giorno, un pelo appena in più, non altro): (e ti giuochi un destino-il destino: et tout se tient):(e, poni caso – e poni mente, poi: tu mi sparisci, allora, fuori dalla rivita che io vivrei, concedendomi il bis):
ebbene:
quello che ho avuto, così, me lo tengo:(pur di tenerti, io mi ritengo, identico)"

Edoardo Sanguineti, Mikrokosmos. Poesie 1951-2004


mercoledì 11 luglio 2012

giovedì 5 aprile 2012

Pulizie di pasqua


"Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim'ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente. Gli incontri ci aspettano, ma la maggior parte delle volte evitiamo che si verifichino. Se siamo disperati, invece, se non abbiamo più nulla da perdere oppure siamo entusiasti della vita, allora l'ignoto si manifesta e il nostro universo cambia rotta." P.Coelho




Ci facciamo trovare belli comunque...

sabato 28 gennaio 2012

A macchinetta



Sant Orsola 
padiglione 21
piano secondo
ci scappa da ridere

giovedì 26 gennaio 2012

Goodbye Again




Uno dei due adesso per vedere da vicino tutti i rami del suo albero deve attraversare col dannato bus tutta la città. Bussa alla porta di 3 case, che ha provato ad unire gli indirizzi e ne è venuta fuori pari pari la costellazione di Phoenix. 
Una casa è proprio nuova perché non ci è mai stato nessuno, ci sta il babbo di unodeidue, non è davvero nuova ma ha i doppi vetri, poi 4 piante di colore diverso sulla finestra, un mobile bianco che percorre tanto del perimetro di ogni stanza fino ad arrivare fuori e poi un tavolo da uno solo. Uno dei due è figlio di uno di uno, tosto.
L'altro dei due non conosce l'indirizzo della terza stella, scossa la testa, non vuol sapere niente, o forse lo sa ma è stanco e preferisce pensare alle cose belle di prima, o alle cose facili di adesso.
Così uno dei due, quello che fa più strada, fa finta anche lui che non sia successo niente ma solo per sorridere all'altro, che poi non è la fine del mondo a pensarci bene e che tanto a non dirlo mica si sà. Saluta con garbo e esce chiudendo piano la porta...
"Have to go and see some friends of mine, some that I don’t know
Some who aren’t familiar with my name,
It’s something that’s inside of me not hard to understand
It’s anyone who listens to me sing"